Da quando è nato Facebook ha ricevuto non poche critiche. Come evitarlo del resto con ormai quota 800 milioni di utenti, qualcuno che si lamenta dovrà pur esserci.
La verità però è che ci sono dei momenti molto particolari nella storia di Facebook in cui la stragrande maggioranza degli utenti di Facebook si è ritrovata d’accordo nel lamentarsi. Perché? Il problema è stato puntualmente la privacy e il modo con cui Facebook ha deciso di volta in volta di gestirla.
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Ricordo ancora quando Facebook annunciò che i dati sui loro server erano di proprietà di Facebook e che nessuno poteva costringerli a cancellarli, compresi gli utenti che avevano creato quei dati. Si verificò allora una delle più grandi dimostrazioni di forza da parte del popolo del web. Lo stesso effetto virale che Facebook ha sfruttato per raggiungere i risultati inimmaginabili a cui è arrivato oggi si rivoltò contro di lui. Iniziò un esodo in massa di utenti dal social network, tanto da spingere Facebook a pubblicare una rettifica immediata.
Eventi così grossi non se ne sono verificati più, ma negli anni ogni modifica che Facebook ha introdotto ha sempre avuto troppo l’odore dei soldi piuttosto che apparire come la volontà di migliorare il servizio.
Che alla base di tutto ci sia il profitto non c’è dubbio ne tanto meno c’è alcun male, ma alle persone non piace sentirsi delle macchine fabbricasoldi.
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Per capire meglio la storia degli “errori” di Facebook puoi dare uno sguardo a questa infografica che riassume il tutto in un colpo d’occhio. Buona visione.
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Image Credits: The Recovering Politicians
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