L’atlante delle nuvole: qualcuno ci crede già!

searching-cloud-atlas

Foto: Searching for a Cloud Atlas

Scrivere una recensione dettagliata del film Cloud Atlas, tratto dall’omonimo romanzo di David Mitchell e co-diretto dai fratelli Wachowski (Matrix) e Tom Tykwer (Lola corre, Profumo), non è facile. Ed infatti non lo farò, tenterò invece di capire quali sono i messaggi che l’autore del libro ed i registi hanno provato a comunicare in quest’opera.

[ad name=”Google Adsense 336×280″]

La trama, intricata, è un groviglio di flashback e flashforward. Tanto fitto che uno spettatore poco attento perderebbe il filo pochi minuti dopo l’inizio del film. I personaggi sono sparsi in diverse parti dello spazio e del tempo. Nel passato e in un “probabilissimo” futuro pre e post apocalittico. Quello che immediatamente salta all’occhio anche dello spettatore più distratto è che questi sono fatalmente collegati gli uni agli altri in un infinito susseguirsi di eventi.

Ma il tutto non è così riduttivo, perché non è solo il tempo, o il caso, a collegare eventi e personaggi, ma anche il ciclo di reincarnazioni che le anime dei protagonisti affrontano, cambiando ruoli ed ideali di volta in volta. Ed è così che il bene ed il male si mescolano e diventano relativi sui volti degli attori che recitano la parte di chi impersona a sua volta diversi ruoli attraverno numerose esistenze, apparentemente slegate l’una dall’altra.

Pochi fra i personaggi delle storie hanno un’aura totalmente negativa, o totalmente positiva. La gran parte di loro sono vittime delle più svariate emozioni e qualità umane: rabbia, coraggio, vigliaccheria, amore, odio, insicurezza, onestà, integrità, purezza, ingenuità. Che si susseguono nello stesso personaggio nell’arco di una vita o nell’arco di più incarnazioni; in una sorta di evoluzione dell’individuo, inteso come singola anima protagonista di un viaggio lungo la storia, e allo stesso tempo di evoluzione dell’intera umanità, composta da “una moltitudine di gocce” nell’oceano.

La lotta alle convinzioni e alle false credenze (allo status quo) che vengono sconfitte, come la schiavitù, e poi ritornano con un nome diverso, ma più cattive ed ottuse di prima, per mettere di nuovo alla prova gli individui e la società, fino ad essere sconfitte di nuovo, come nel caso dei cloni schiavi nell’immaginario (mica tanto) futuro pre apocalittico.

Le mie parole però non potranno mai riassumere nello spazio di questo articolo quanto ci sia di “vero” in Cloud Atlas; il mio intento infatti non è, ribadisco, recensire il film ma convincervi a vederlo, possibilmente con un approccio diverso da quello con cui solitamente vi dedicate a questa attività. E come farlo se non citando alcune fra le frasi ed i dialoghi più significativi dell’intera pellicola? (In grassetto le parti che reputo più rilevanti).

Puoi mantenere il potere sulla gente, cosi a lungo finche gli dai qualcosa. Deruba un uomo di tutto, e questo uomo non sarà più in tuo potere. (Sonmi~451)

– – – – – – – –

Ieri la mia vita andava in una direzione. Oggi va verso un’altra. Ieri credevo che non avrei mai fatto quello che ho fatto oggi. Queste forze che spesso ricreano Tempo e Spazio, che possono modellare e alterare chi immaginiamo di essere, cominciano molto prima che nasciamo e continuano dopo che spiriamo. (Isaac Sachs)

– – – – – – – –

Capisco ora che i confini tra rumore e suono sono convenzioni. Tutti i confini sono convenzioni, in attesa di essere superate; si può superare qualunque convenzione, solo se prima si può concepire di poterlo fare. In momenti come questi, sento chiaramente battere il tuo cuore come sento il mio, e so che la separazione è un’illusione. La mia vita si estende ben oltre i limiti di me stesso. (Robert Frobisher)

– – – – – – – –

Archivista: Il rapporto dice che il Comandante Chang è stato ucciso nell’assalto.
Sonmi~451: Questo è esatto.
Archivista: Potresti dire che l’amavi?
Sonmi~451: …Sì, lo amo.
Archivista: Vuoi dire che sei ancora innamorata di lui?
Sonmi~451: Voglio dire che lo sarò per sempre. La nostra vita non è nostra. Da grembo a tomba, siamo legati ad altri passati e presentiE da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro.
Archivista: Nella tua rivelazione hai parlato delle conseguenze della vita di un individuo che si spandono per tutta l’eternità… Questo vuol dire che credi a una vita nell’aldilà? Nel Paradiso e nell’Inferno?
Sonmi~451: …Io credo che la morte sia solo una porta. Quando essa si chiude, un’altra si apre. Se tenessi ad immaginare un Paradiso io immaginerei ad una porta che si apre e dietro di essa lo troverei lì, ad attendermi.
Archivista: Se posso fare un’ultima domanda… Dovevi sapere che la rivolta dell’Unione sarebbe fallita.
Sonmi~451: Sì.
Archivista: E perché hai accettato di farlo?
Sonmi~451: È questo quello che il Generale Apis mi aveva chiesto.
Archivista: Cosa, di essere giustiziata?
Sonmi~451: Se io fossi rimasta invisibile, la verità sarebbe stata nascosta, non lo potevo permettere.
Archivista: E se nessuno credesse a questa verità?
Sonmi~451: Qualcuno ci crede già.

– – – – – – – –

Haskell Moore: Adam! Stammi a sentire per il bene di mio nipote, se non per il tuo… C’è un ordine naturale a questo mondo e coloro che tentano di capovolgerlo non finiscono bene! Questo movimento non sopravviverà (quello contro lo schiavismo, n.d.r.), se tu ti unisci a loro, tu e l’intera tua famiglia verrete schivati, al meglio esisterete come paria, oggetto di sputi e bastonate! Al peggio, sarete linciati o crocifissi! …E per cosa? Per cosa? Qualunque azione compiate non ammonerà mai a qualcosa di più di una singola goccia in un oceano sconfinato!
Adam Ewing: Ma cos’è l’oceano, se non una moltitudine di gocce?

[ad name=”Google Adsense 336×280″]

La degna conclusione di questo mio scritto è sicuramente il trailer esteso in italiano di Cloud Atlas, che vi propongo di seguito; subito dopo invece una domanda, a cui vi consiglio di dare una risposta, dentro di voi e se volete anche nei commenti. La mia ve la anticipo: – qualcuno ci crede già! -.

Non sarebbe romantico scoprire che questa non è, non è stata e non sarà la nostra unica vita?

[ad name=”GoViral Video 400×385″]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.