Come ogni anno Greenpeace ha redatto la sua personalissima guida che premia le aziende che lavorano nel campo della tecnologia e sono più conformi all’ambientalismo. Si chiama “Guide to Greener Electronics“, è comunque un segnale importante anche per gli acquirenti che possono scegliere i prodotti tecnologici anche in base agli sforzi fatti dalle maggiori aziende mondiali per il rispetto dell’ambiente.
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E non dobbiamo pensare che i colossi dell’elettronica tengano in poco conto questi giudizi: Apple, ad esempio, che negli anni scorsi era stata pesantemente bacchettata come nemica dell’ambiente, ha svoltato eliminando diversi componenti ritenuti tossici, tanto che Greenpeace recentemente ha cambiato idea lodando le innovazioni dell’azienda di Cupertino.
Nella valutazione rientrano i criteri di energia, i prodotti con un’anima “verde” e la sostenibilità ambientale dei prodotti e al primo posto in questo 2011 c’è stato un cambio della guardia.
Nokia, infatti, che dal 2008 deteneva incontrastata il primato, è scivolata invece al terzo posto preceduta dalle americane Hewlett Packard e Dell. In particolare HP è stata preferita per aver ridotto le emissioni di CO2, sia delle proprie fabbriche sia in quelle dei fornitori, e per una politica che prevede l’acquisto di carta solo in aziende che non siano connesse con pratiche di deforestazione e abbattimenti illegali di piante.
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Apple appare al quarto posto, mentre solo quindicesima è la canadese RIM, produtrice del Blackberry, che ha ricevuto una valutazione bassissima, solo 1,6 su 10. Evidentemente deve fare ancora molta strada quanto a rispetto dell’ambiente, soprattutto in prospettiva delle nuove e più severe norme antinquinamento internazionali.
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