Google vuole monitorare il rumore di fondo delle telefonate per migliorare gli annunci pubblicitari?

Foto The feeling of privacy

Non è strano che Google voglia raccogliere sempre più informazioni personali per migliorare i propri servizi pubblicitari, ma arrivare ad ascoltare le telefonate dei propri utenti, secondo un brevetto recentemente depositato, è semplicemente raccapricciante!

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Google ha fatto fortuna con la pubblicità, gli introiti in questo settore sono ancora di gran lunga la parte maggiore delle entrate del colosso di Mountain View, ed in un periodo di crisi, ogni idea per schedare meglio i propri utenti è presa in considerazione dalla società. Dopo le rivelazioni di James Whittaker, contenti i motivi che lo hanno portato a lasciare Google, non ci stupisce più niente.

Ecco come Google guadagna. Ammesso che non c’è nulla di sbagliato nel vendere pubblicità online, possono esserci modi giusti e sbagliati per farlo. Il programma Adwords nasce come l’esigenza di monetizzare dall’immenso traffico generato dal motore di ricerca. Nato nell’ottica “don’t be evil” il programma pubblicitario ha cercato di offrire agli utenti pubblicità mirate e agli inserzionisti possibilità prima sconosciute.

Se quindi un utente cercava su Google “agriturismi toscana” gli apparivano, oltre ai risutati naturali, gli annunci adwords che effettivamente lo aiutavano nella ricerca, offrendo quindi un servizio di ottima qualità senza violare la sua privacy.

Google Privacy Policy

Foto: gizmodo.com

Diverso è stato quando Google ha iniziato a raccogliere i dati sugli utenti, così ha potuto procedere mostrando gli annunci degli agriturismi anche dopo aver effettuato la ricerca (e magari fatto la scelta) e su molti siti visitati successivamente. L’incubo della pubblicità ha iniziato a seguire gli utenti in giro per il web.

A quanto pare però gli attuali metodi di raccolta delle informazioni non sono abbastanza veloci e precisi e Google vuole sapere sempre più su di noi con tutti i mezzi che ha e con quelli che ancora non ha. Così è stato con Google Plus e così sta diventando con gli smartphone Android. Adesso abbiamo una sorta di dispositivo di monitoraggio sempre con noi, che potrebbe far capire a google, per esempio, che siamo bloccati sotto la pioggia o magari che stiamo passeggiando in riva al mare.

Il brevetto recentemente depositato non lascia spazio a dubbi, il titolo infatti è: “la pubblicità in base alle condizioni ambientali“. Con questo Google fa capire di voler monitorare le telefonate ascoltando qualsiasi rumore possa essere utile per la pubblicità. Certo non ci sarà una persona ad ascoltare le vostre telefonate (potenzialmente però potrebbe esserci) ma una macchina con un preciso algoritmo, la cosa è però ugualmente inquietante.

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Non è tutto, Google vorrebbe anche analizzare le foto scattate, così una foto in mezzo alla neve potrebbe farvi arrivare annunvi su pale per spalare la neve, sci, snowboard o altri prodotti correlati. Non è agghiacciante?

Via: androidandme.com, thenextweb.com

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