Le bizzarre avventure di JoJo – Battle Tendency: il primo vero capolavoro di Araki

In precedenza avevamo esaminato la prima delle otto serie de “Le bizzarre avventure di JoJo”: Phantom Blood. Ora tratteremo della seconda serie: Battle Tendency. Se non avete letto la prima serie vi sconsiglio di leggere l’articolo: potrebbe contenere eventuali spoiler.

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Ambientata nel 1938 a inizio Seconda Guerra Mondiale, Battle Tendency inizia a New York, dove Joseph Joestar (il nostro JoJo), nipote dell’ormai defunto Jonathan Joestar, entra in conflitto con un vecchio alleato del nonno, Straitso. Quest’ultimo indossa la maschera di pietra diventando un vampiro, afflitto dal pensiero della vecchiaia che l’avrebbe fatto diventare debole. Straitso viene fermato da Joseph, che ha ereditato il dono delle onde concentriche dal nonno. L’anno seguente, Joseph si dirige in Messico per fare ricerche sulla maschera di pietra: qui entra in una base nazista, dove sono in corso esperimenti su un misterioso “Uomo del pilastro“, chiamato Santana, che si risveglia e inizia a seminare distruzione nella base. Joseph ferma Santana, debole ai raggi solari e alle onde concentriche, con l’aiuto dell’ufficiale nazista von Stroheim. In seguito si dirige a Roma per incontrare un potente utilizzatore di onde concentriche: Caesar Antonio Zeppeli, nipote di Will A. Zeppeli. Caesar conduce Joseph al Colosseo, nel quale altri tre Uomini del pilastro sono sotto osservazione, tenuti cauti dalle onde ultraviolette provviste dai fascisti italiani: nonostante tutte le precauzioni, i tre Uomini del pilastro, Whamoo, Eisidisi e Kars, si svegliano e fanno una strage di ufficiali fascisti. Si scopre che questi hanno creato la maschera di pietra e sono alla ricerca della “Pietra Rossa dell’Asia“, appartenuta all’Impero Romano, che gli avrebbe fatto dominare il sole. Joseph si scontra con Whamoo e riesce a malapena a sopravvivere; Whamoo ed Eisidisi attaccano degli anelli avvelenati al suo cuore e alla sua gola: se entro un mese non li avesse sconfitti, prendendo l’antidoto contenuto negli anelli al naso di Eisidisi e al labbro di Whamoo, il veleno sarebbe entrato in circolo, uccidendolo. Joseph e Ceasar vanno a Venezia per prepararsi allo scontro finale contro gli uomini del pilastro: qui saranno accolti da una maestra delle onde concentriche Lisa Lisa, la quale allenerà duramente i due.

Questo è il vero e proprio inizio de “Le bizzarre avventure di JoJo”, il primo vero capolavoro di Hirohiko Araki, composto da 69 capitoli divisi in 7 volumi (edizione originale) o in 4 volumi (ristampa italiana). Prende tutto quello che c’era in Phantom Blood, migliorandolo e rendendolo più originale. Ad esempio, sia le onde concentriche che la maschera di pietra sono elementi che tornano, ma vengono approfonditi: tramite l’addestramento di Lisa Lisa si impareranno nuove informazioni e tecniche sulle onde concentriche, rendendo le battaglie più varie e avvincenti; con l’introduzione degli Uomini del Pilastro si approfondisce la maschera di pietra, scoprendone l’origine. Oltre a questi due espedienti, la trama sarà più dinamica ed elastica (grazie anche alla stessa dinamicità dei personaggi, che si spostano da un posto all’altro), non risultando pesante, come invece accadeva in Phantom Blood, che aveva una trama poco dinamica e molto lineare, resa pesante anche dalla sua poca originalità. Anche l’allenamento dei protagonisti è originale: mentre in Phantom Blood Zeppeli mostrò semplicemente a Jonathan come utilizzare le onde concentriche senza sottoporlo ad un vero e proprio allenamento, in Battle Tendency l’allenamento è molto lungo e pesante, durante il quale i nostri protagonisti rischieranno più volte la vita.

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I personaggi sono meno banali e più caratterizzati rispetto alla serie precedente: Joseph non è un uomo nobile e gentile come suo nonno, anzi, è molto scherzoso e prende molto le cose alla leggera, cercando sempre di fare ciò che gli risulta favorevole; Ceasar inizialmente appare come un dandy fatto e finito, un uomo sicuro di sé e delle sue abilità che pensa solo alla gloria personale e alle donne, ma poi si verrà a sapere della sua difficile infanzia e che in realtà è un uomo molto forte, che ha sofferto molto; Lisa Lisa è una severa maestra, all’apparenza cinica e insensibile, capace anche di far morire i suoi allievi, mentre in realtà ci tiene a loro come se fossero suoi figli, ma deve trattarli duramente per il loro bene e per la salvezza del mondo. Anche i personaggi che fanno ritorno in questa serie sono più approfonditi e caratterizzati: Erina, costretta a crescere da sola due figli (sua figlia e il neonato che salva alla fine di Phantom Blood) per poi badare al suo testardo nipote, non è più la fanciulla debole e insicura di una volta, ma una donna audace; Speedwagon non fa più da spalla comica, diventando un personaggio più serio e “maturo”. È infatti lo stesso Joseph ad essere l’elemento comico dell’opera, che spezzerà spesso la tensione con una trovata comica, che spesso ci farà fare una risata, risollevando l’atmosfera. Anche gli antagonisti sono ben caratterizzati, e alcuni di loro non sono neanche “cattivi” come Dio Brando, anzi, in un modo o nell’altro instaureranno un rapporto profondo con il nostro protagonista.

Insomma, abbiamo davanti un’opera superba, completa, originale, che mostra sbocciati i frutti del duro lavoro di Araki, il quale si migliora drasticamente anche nei disegni, che non sono più grezzi e rudimentali come quelli di Phantom Blood.
Battle Tendency, come già detto in passato, ha ricevuto, insieme a Phantom Blood, una trasposizione animata da 26 episodi, i primi 9 dedicati alla prima parte, i restanti dedicati alla seconda parte.

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